mercoledì 23 maggio 2012

I piemontesi e la loro barbaria



Nel 1860 il debito pubblico del piemonte era di lire1.159.970.595.43. e doveva pagare  lire 57.561.532.18 di interessi annui.

enrico cialdini




enrico cialdini





Nell'agosto 1861 cialdini venne inviato a Napoli con poteri eccezionali per affrontare l'emergenza del brigantaggio.
Comandò una dura repressione messa in atto attraverso un sistematico ricorso ad arresti in massa , esecuzioni sommarie, distruzione di casolari e masserie vaste azioni contro entri abitati come l'eccidio di casalduni e pontelandolfo nell'agoto del 1861.
Le forze a sua disposizione conistevano in 22.000 uomini, presto passati a 50.000 uomini nel dicembre 1861. 
A cavallo degli anni 1862 e 1863 le truppe dedicate alla repressione vennero aumentate sino a 150.000 uomini ( circi i due terzi delle forze armate italiane).

cialdini dava queste cifre per i primi mesi e per il solo napoletano:
  • 8968 fucilati ( tra i quali 64 preti e 22 frati);
  • 10604 feriti;
  • 7112 prigionieri;
  • 918 case bruciate;
  • 6 paesi interamente arsi;
  • 2905 famiglie perquisite;
  • 12 chiese saccheggiate;
  • 13629 deportati;
  • 1428 comuni posti in stato di assedio;
  • 64 sacerdoti uccisi;
  • 22 frati fucilati;
  • 60 ragazzini di età compresa tra i 9 ed i 12 anni ammazzati;
  • 50 le donne ammazzate poichè rifiutatesi di denunciare i rispettivi mariti;
  • 13. 529 i civili, familiari dei briganti arrestati ed abbandonati nelle carceri;
E ne traeva una conclusione oggettiva: "ben più sanguinosa che quella con gli stranieri, fu la guerra civile tra italiani.

" Solo a pronunciare il nome, la bocca già sanguina"  diceva il popolo napoletano.





stato generale di ciladini






La strage di Pontelandolfo e Casalduni


cap. pier eleonoro giorgi
guidò le truppe al massacro dei paesi


bersaglieri a pontelandolfo



i cittadini prima del massacro





Pontelandolfo prima del massacro

-11 agosto 1861- Il tenente luigi augusto bracci al comando di 45 soldati entra a pontelandolfo attaccato dalla folla si rifugia a casalduni, dove furono uccisi dalla popolazione e dai briganti.

-14 agosto 1861- Il piano di ritorsione fu istantaneo e perentorio: vendicare l'uccisione dei 50 soldati con l'eversione dei due paesi e con lo sterminio degli abitanti.

A casalduni fu inviato l'ufficiale dei bersaglieri carlo melegari e a pontelandolfo il colonnello gaetano negri.

cialdini disse " il doloroso e infame fatto di casalduni e pontelandolfo deve essere castigato in modo che di quei due paesi non rimanga più che pietra sopra pietra".

















melegari esclamò: " era giunto finalmente il momento di vendicare i nostri compagni d'armi, era giunto il momento del tremendo castigo". La sciagurata punizione assunse proporzioni disumane e catastrofiche. I soldati si abbandonarono a fatti orrendi, a saccheggi sozzi, azioni infami. Furono uccisi giovani e vecchi, donne e fanciulle.

Alcuni episodi agghiaccianti:

- entrarono in una casa, dove c'era un vecchio a letto..... aveva la febbre....gli tolsero le lenzuola di dosso. Lo sollevarono e gli ficcarono le baionette nel ventre.

-maddalena, con le mani incrociate pregava, il soldato vicino a lei le rideva in faccia con aria di sfida. Intorno a lei si avvinghiarono altri quattro soldati. Due la mantennero, gli altri sfogarono le loro voglie.

-Due soldati capitarono in caa di giuseppe santopietro. Con un calcio sfondarono la porta. L'uomo era sveglio e aveva tolto il figlioletto pellegrino dalla culla. "un'altro piccolo brigante" dissero i soldati. Gli strapparono il bambino e, mentre il piccolo piangeva, freddarono il padre con un colpo di fucile.....Rimase solo il soldato col bimbo, gli infilò un colpo di baionetta nel ventre.

-Raffaele barbieri uscì per trovare scampo, gli furono addosso, lo presero. Con la baionetta gli strapparono la lingua. "così non potrai più avvertire i tuoi amici, sporco reazionario" urlò il caporale, con in mano il trofeo sanguinante.

- Ridevano in dieci davanti  Maria Izzo. L'avevano legata ad un albero. Le avevano strappato tutti i vestiti. Lei piangeva, urlava, chiedeva pietà. Le alzarono le cosce, c'era chi gliele teneva allargate. A turno le furono addosso. Poi le assestarono un colpo di baionetta nel ventre.






lapide 


brig. carlo marcolfo
grazie al suo diario
conosciamo le atrocità che furono commesse









Il generale Cialdini, per l'attuazione del piano, incaricò il colonnello Pier Eleonoro Negri e il maggiore Melegari, che comandavano due reparti diretti rispettivamente a Pontelandolfo e a Casalduni. All'alba del 14 agosto i soldati raggiunsero i due paesi. Mentre Casalduni fu trovata quasi disabitata (gran parte degli abitanti riuscì a fuggire dopo aver saputo dell'arrivo delle truppe), a Pontelandolfo i cittadini vennero sorpresi nel sonno. Le chiese furono assaltate, le case furono dapprima saccheggiate per poi essere incendiate con le persone che ancora vi dormivano. 
Carlo Margolfo, uno dei militari che parteciparono alla spedizione punitiva, scrisse nelle sue memorie:
« Al mattino del giorno 14 (agosto) riceviamo l'ordine superiore di entrare a Pontelandolfo, fucilare gli abitanti, meno le donne e gli infermi (ma molte donne perirono) ed incendiarlo. Entrammo nel paese, subito abbiamo incominciato a fucilare i preti e gli uomini, quanti capitava; indi il soldato saccheggiava, ed infine ne abbiamo dato l'incendio al paese. Non si poteva stare d'intorno per il gran calore, e quale rumore facevano quei poveri diavoli cui la sorte era di morire abbrustoliti o sotto le rovine delle case. Noi invece durante l’incendio avevamo di tutto: pollastri, pane, vino e capponi, niente mancava…Casalduni fu l'obiettivo del maggiore Melegari. I pochi che erano rimasti si chiusero in casa, ed i bersaglieri corsero per vie e vicoli, sfondarono le porte. Chi usciva di casa veniva colpito con le baionette, chi scappava veniva preso a fucilate. Furono tre ore di fuoco, dalle case venivano portate fuori le cose migliori, i bersaglieri ne riempivano gli zaini, il fuoco crepitava. »




manoscritto di un bersagliere


-15 agosto 1861- Il colonnello negriannunziò al comando di Napoli per telegrafo: "Ieri, all'alba. giustizia fu fatta per pontelandolfo e casalduni".

Soltanto il 14/8/2011 lo stato italiano ha chiesto perdono agli abitanti di Pontelandolfo.






I carnefici dell'esercito piemontese

  • ferdinando pinelli


Generale noto per un'episodio negativo successivo alla conquista del regno delle due sicilie, fu  messo alla testa  dell'esercito assediante la fortezza di civitella del tronto, non riuscendo nonostante il numero maggiore del suo esercito ad avere la meglio. Pinelli adottò misure pesanti sulla popolazione civile, ma ancora senza successo fu sostituito dal generale mezzacapo. Il suo comportamento crudel fu premiato con la medaglia d'oro al valore militare. Ricordano tuttavia Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo:
" ci sono vecchi che ancora ricordano come le mamme ammonivano i bambini. " Fai il bravo che chiamo il pinelli".

"Quel nome incuteva terrore a decenni di distanza, tanto feroce era stata la repressione".


pinelli

estese la pena di morte a chi avesse :
"... con parole o con danaro o con altri mezzi eccitato i villici ad insorgere, nonchè a coloro che con parole od atti insultassero lo stemma dei savoia, il ritratto del re o la bandiera nazionale".




  • alfonoso la marmora



alfonso la marmora







  • luigi federico menabrea




luigi federico menabrea





  • guglielmo de sauget




guglielmo de sauget




  • luigi mezzacapo



luigi mezzacapo




  • emilio pallavicini



 emilio pallavicini



  • della rocca




della rocca



  • cosenz



cosenz



  • de sonnaz



de sonnaz


  • le cavalli



le cavalli



  • fanti



fanti





  • fumel



fumel





  • le forey



le forey



  • le mollard



le mollard







  • persano



persano






citiamo inoltre:

  • te. albinini
  • Ser. Albonico Paolo
  • Ser. Alinovi
  • luog.gen. alliand,
  • Luogotenente Angioli
  • ten. arditi,
  • cap. bassini,
  • Magg. bergonzoni
  • Sol. bernardi domenico
  • ten. luigi bracci augusto,
  • cap.luigi bianchi,
  • sol. biase lorenzo
  • sol. biscardi antonio
  • ten.gen. boye,
  • gen. boiolo,
  • car. boldi,
  • gen. brignone,
  • gen. raffaele cadorna,
  • mag. campos,
  • cap. capoduro luigi
  •  sol. castriola,
  • gen. carderina,
  • casamassa angelo,
  • cap.. cavana
  • cap. cazzaniga,
  • cap. chiappa,
  • cap.  clementi giuseppe,
  • mag. colli,
  • brig. crivelli,
  • curci,
  • cap, dalac,
  • ten. d'alfieri,
  • ten. d'allieri,
  • sottot. davenzelli
  • gen. decavero,
  • uff. de carneo,
  • Ten de falco
  • ten. col. del monte bourbon
  • mag. gen. de villarey onorato,
  • com. mazè de la roche
  • mag. de liguoro,
  • ten. col. di francesco antonio,
  • ten. dupuys,
  • durando,
  • mag. facino,
  • brig. carab. reali falini alessandro
  • gen. fanelli,
  • ten.col. fantoni,
  • Brig. farloni michele (ucciso)
  • Carab. favatta antonio 
  • cap. felisi odoardo
  • mag. ferreri,
  • gen. franzini teobaldo,
  • sott. fulgonio,
  • luog. furia
  • gen. galateri,
  • galli alfonso.
  • gen.  govone giuseppe,
  • carab. grimaldi giuseppe
  • Sotto tenente guareschi
  • sott. lauri,
  • mag. lodigiani,
  • luog. lauci
  • mag. lombardo,
  • gen. lopez,
  • Brig. lorenzano leopoldo
  • Sold. lucaremi domenico
  • cap. maliverni,
  • sol. mandolfi carlo bersagliere a pontelandolfo
  • luog. manfredi giovanni,
  • mag. martini,
  • car. medalogo
  • gen. medici,
  • uff. melegari carlo, 
  • Ser. menchese luigi
  • Cap. mennuni davide
  • cap. molinati,
  • mussutto francesco,
  • col. negri gaetano,
  • cap. oddone cesare
  • gran.picolillo,
  • ten. prati,
  • Bersagliere procida salvatore
  • quintini,
  • brig. ravaioli francesco,
  • carab. rebola francesco
  • col. revel,
  • gen. ricotti,
  • Carab. rizzi g.b.
  • mag.rossi,
  • cap. rota,
  • cap.rossetti,
  • fuc. rossi
  • cap. rossi
  • Aiut. Magg. rovero
  • carab. salandi gaetano
  • ten.col.sauni,
  • cap.scazzola,
  • gen, seismit doda luigi
  • sol. serra giuseppe
  • Luogotenente Sommariva
  • ten. travaglieri
  • mag, tortora,
  • mag. tronchini enrico,
  • de virgili,
  • cap.  zamatelli angelo,
  • cap. zambrotti,
  • cap. zanzi guglielmo,





















Soldati piemontesi che disertarono e passarono dalla parte dell'ex esercito napoletano
  • Carlo Antonio Gastaldi di biella
  • Antonio Pascone o Cascone







Esercito borbonico 1735-1745

ACQUISTIAMO PRODOTTI MERIDIONALI Da Liborio Romano Ai nostri giorni I deputati meridionali   A favore della legge sull’Autonomia regionale ...